COMFORT FOOD

aprile 21, 2015



Charles Baudelaire scrisse "Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere" e io aggiungerei "chi mangia di fretta cibi precotti e confezionati ha il cuore di pietra e vive male".

Oggi si parla della gola, del godimento attraverso la bocca, della serotonina che circola nel corpo, di un odore inebriante, della dolcezza, dei muscoli che si rilassano, degli occhi che si socchiudono. Inutile continuare con questi preamboli vi diamo la notizia cruda e nuda: Qualsivoglia aprirà una succursale di youporn con hotline e Cassandra in posa provocante.

Ovviamente non è vero (anche se sono sicura che avremmo più lettori), ma l'argomento di oggi rasenta il pornografico, nel senso prorompente e scandaloso del termine "porno". Oggi si parla di: CIBO.

Sicuramente la generazione schiava dei social e di internet avrà sentito parlare dei termini FOOD PORN e COMFORT FOOD. Nel primo viviamo un' intensa, ossessiva, travolgente, orgasmica (per rimanere in tema) relazione con il cibo, un po' sul filone di "fate l'amore con il sapore". Nel secondo caso invece ti infili le pantofole, la felpa, ti arrotoli come un taco nel piumone e mangi tutto ciò ti dia conforto: dal piatto ultra calorico al raw vegan, l'importante è che accenda sensazioni e ristori lo spirito. E noi oggi vi vogliamo parlare proprio del cibo che rincuora e ci appaga, oggi comfort food per tutti.

Siete comodi? Siete distesi su qualcosa di morbido? Siete arrotolati nel piumone? Bene allora possiamo iniziare.

Bisogna fare una premessa però: ognuno ha il suo comfort food. Non ci credete? Vi darò la prova.

"Tere sto scrivendo l'articolo sul comfort food e vorrei sapere un po' i tuoi gusti per avere degli esempi diversi, la tua idea di comfort food qual è?"
"Taralli, finocchi, carote, caroselli, cetrioli."
"..."
"Si lo so, è un comfort food anticonvenzionale ma quando ero piccola guardavo Bags Bunny e lo imitavo."
"No è perfetto invece!"

Sì, è perfetto perché il comfort food è anche un ricordo, quello del sapore che ci fa tornare bambini seduti davanti la televisione mentre si guarda il coniglio più famoso del mondo. Pensate la fortuna: un sapore che ci fa tornare indietro nel tempo, cosa può renderci più felice se non recuperare il bambino che è in noi? Ma andiamo avanti...

Per me il comfort food è questo, come per Teresa, ma è anche molto altro. E' affondare un dito nel barattolo della Nutella, sentire la morbida crema sui polpastrelli e leccarla senza rimorsi, quando sei giù di morale, quando il tuo Lui non è più con te perché non eri abbastanza per lui, o quando forse non è mai arrivato il Lui giusto e allora nell'attesa affondi il dito senza pensare alle calorie e senza pensare al mio medico che mi ucciderebbe.

Comfort food è passato: è stato da bambina leccare la frusta dopo che mamma finiva di preparare la crema pasticcera e provavo una felicità dolce e morbida. I biscotti appena usciti dal forno, la lingua che bruciava e l'odore caldo del buono. La pioggia fuori, i piedi bagnati, la vellutata di verdure con crostini di pane aromatizzati alle erbe e il calore che dallo stomaco si irradia fino ad arrivare alla punta dei piedi.
Comfort food è presente: è la neve con il miele... la neve con gli abbracci e il miele... la neve, gli abbracci con Lui e il miele... Il vino, le risate, gli amici, le mani che si ungono di patatine fritte, il ketchup leccato dalle dita, ancora risate, ancora mani che stringono un panino, la bocca che beve una birra ghiacciata, l'odore della felicità. Il divano, la coperta di lana a quadrucci, la tua migliore amica, la pizza fumante nel cartone d'asporto sulle tue ginocchia e le vostre confessioni tra un "ma quanto è bono Johnny Depp vestito da pirata" e "però lei recita da cani, ero meglio io con Johnny".
Comfort food è futuro: tuo figlio che succhia il latte dal tuo seno e ti guarda. Cresce, gira per casa e si imbatte nell'acidità del limone, nella dolcezza dello zucchero, nell'aridità del sale, si brucerà la lingua con la minestra bollente e poi scoprirà la semplice freschezza dell'acqua, così semplice e così indispensabile. Crescendo scoprirà che questi saranno gli ingredienti della vita. Incontrerà quello che ha gustato, disprezzato, apprezzato nelle persone: l'acidità, la dolcezza, l'aridità, si brucerà al fuoco dell'amore ma poi scoprirà la freschezza e la semplicità di un cuore sincero.

Forse non vi aspettavate un post sul comfort food così, forse volevate un elenco di cibi che danno più piacere, ma non è così; quello è un viaggio che dovete fare voi e dopo, perché no, ci fate sapere cosa avete scoperto. Qualsivoglia, lo sapete, non segue regole di stile, scrive e basta, per voi e per noi.

Alla fine ho chiesto anche a Cassandra quale fosse il suo comfort food preferito e mi ha risposto "ostriche crude e vino bianco frizzante" "viziosa", ho pensato, ma poi mi ha letto un passo del libro Festa Mobile di Ernest Hemingway e ho capito cosa intendeva dire ...


... Mentre mangiavo le ostriche con il loro forte sapore di mare e quel debole sapore metallico che il fresco vino bianco lavava via lasciando solo il sapore di mare e la succosa consistenza, e mentre bevevo il liquido freddo di ogni conchiglia e lo mandavo giù con il frizzante sapore del vino, la sensazione di vuoto se ne andò via e cominciai a sentirmi felice e a fare progetti ...

You Might Also Like

0 comments

Subscribe